Il Consiglio federale licenzia il rapporto sulla politica monetaria


Berna, 21.12.2016 – Nella sua seduta odierna il Consiglio federale ha approvato il rapporto sulla politica monetaria. In questo modo l’Esecutivo adempie diversi postulati trasmessi dal Parlamento in seguito all’abolizione del tasso minimo di cambio dell’euro. Il rapporto giunge alla conclusione che le basi giuridiche attuali forniscono alla Banca nazionale svizzera (BNS) gli strumenti per una governance mirata e le consentono di svolgere efficacemente il suo mandato.
In seguito all’abolizione del tasso minimo di cambio dell’euro a partire dal 15 gennaio 2015, sono stati depositati numerosi interventi parlamentari concernenti la politica monetaria in generale e la BNS, in particolare: i postulati Bischof 15.3091 e 15.4053 sui tassi d’interesse negativi e sulla governance della BNS, il postulato Rechsteiner 15.3367 sulla funzione del franco svizzero e il postulato Cramer 15.3208 sul franco forte e sul turismo degli acquisti.
Il Consiglio federale ha steso un rapporto su questi temi. Il rapporto indica che la strategia di politica monetaria della BNS si è dimostrata valida anche in situazioni difficili come durante la crisi finanziaria globale dal 2007 al 2009. La BNS dispone di tutti gli strumenti necessari per svolgere il suo mandato, in particolare per garantire la stabilità dei prezzi tenendo conto della congiuntura. Essa può inoltre influire sul corso del franco svizzero, se lo reputa necessario. Le questioni relative alla governance della BNS sono state oggetto di particolare attenzione. Il Consiglio federale ritiene adeguate le basi giuridiche attuali riguardanti la BNS e non vede la necessità di modificarle.
Attualmente i tassi d’interesse sono molto bassi in tutto il mondo. Questo contesto caratterizzato da tassi d’interesse bassi pone le casse pensioni e le banche di fronte a grandi sfide, indipendentemente dai tassi negativi della BNS che sono stati introdotti per ridurre l’attrattiva degli investimenti in valuta svizzera. Questi tassi sono efficaci solo se tutti gli attori sui mercati finanziari ne sono interessati. Eventuali eccezioni creerebbero un precedente che potrebbe ridurre l’efficacia della politica monetaria.
Indirizzo cui rivolgere domande
Philipp Rohr, responsabile della Comunicazione dell’Amministrazione federale delle finanze AFF
Tel. 058 465 16 06, philipp.rohr@efv.admin.ch
Pubblicato da


Pour nous suivre en direct. et en différé sur les archives. La Web TV de la BNS. Dès 10 heures ce vendredi 29 avril 2016.

Discorso di Marco Saba all’assemblea generale della BNS sul 108° Rapporto Banca Nazionale
Svizzera 2015

– Berna, 29 aprile 2016

Buon giorno a tutti, sono l’azionista Marco Saba.
Il mio intervento, che chiedo di trascrivere integralmente nel verbale dell’assemblea con le note
allegate al cartaceo, verte sul primo punto dell’ordine del giorno e vale come avviso di ritrovamento
– ai sensi degli articoli 720 e 722 del Codice civile svizzero (1) – di 600 miliardi di franchi svizzeri
non contabilizzati, oltre ad una cifra ulteriore da accertare per il valore d’acquisto storico in franchi
svizzeri di: oro, immobilizzazioni materiali, titoli in franchi, partecipazioni ed altre attività.
Nella risposta del Consiglio Federale del 19.08.2015 all’INTERPELLANZA numero 15.3391 (2), si
dice chiaramente: “La maggior parte della moneta della Banca nazionale viene già messa in
circolazione sotto forma di moneta scritturale” – e – “Dato che non deve essere rimborsato, questo
capitale di terzi assume un certo carattere di capitale proprio.” Di fatto, esaminando il bilancio
presentato dall’amministrazione della BNS, ho rilevato che manca la voce con l’indicazione della
quantità di franchi svizzeri creati durante l’esercizio alterando così il valore del patrimonio netto
della banca, tant’è che risulterebbe una “perdita” di esercizio che non si potrebbe realizzare se la
creazione di denaro fosse correttamente contabilizzata. Mi spiego: come risulta anche da un recente
studio della BCE, che ha condotto una indagine su 57 banche centrali distribuite su 5 continenti
compresa la BNS, “le banche centrali sono protette dall’insolvenza a causa della loro abilità di
creare moneta” (3). Lo studio precisa inoltre che fare delle eccezioni alle norme contabili
equivale alla non-conformità alle norme stesse. Nonostante le rassicurazioni del revisore KPMG,
questo bilancio non può essere approvato in quanto manca la corretta contabilizzazione della
creazione di denaro che non è contabilizzata tra le attività della banca e quindi non risulta nel
patrimonio netto della stessa. Infatti la banca non può dire di aver redatto il bilancio in conformità
alle regole Swiss Gaap proprio perché ha utilizzato un’eccezione non giustificata alle regole
omettendo i dati necessari per avere un quadro fedele della situazione patrimoniale, finanziaria
e reddituale del 2015 (4). E’ vero che la Legge sulla Banca nazionale svizzera (5) prevede che si
può prescindere dalle prescrizioni della Legge federale di complemento del Codice civile svizzero,
ma premette la frase “Sempre che la natura particolare della Banca nazionale lo esiga”. Nella
pagina internet della BNS (6) alla domanda “In che modo è tenuto conto della natura particolare
della Banca nazionale nell’informativa finanziaria ?”, leggiamo che “L’informativa finanziaria
della Banca nazionale non è paragonabile a quella di una società anonima di diritto privato. Lo
scopo sociale della Banca nazionale non è quello di realizzare profitti da distribuire agli azionisti,
bensì di assolvere il mandato conferitole dalla Costituzione. Inoltre, la destinazione dell’utile è
stabilita dalla LBN…”. Quindi non si parla di nascondere i profitti nella tenuta della contabilità,
traendo in inganno il pubblico, ma si dice che conseguirli non è lo scopo della banca. Tant’è che
sùbito dopo si specifica che c’è una destinazione precisa dell’eventuale utile e che è stabilita dalla
legge. Se ne desume che anche il Risultato d’esercizio negativo per 23.250.600.000 franchi svizzeri
non è veritiero poiché aggiungendo la registrazione della creazione di 600 miliardi di franchi
svizzeri si otterrebbe invece un utile, anche nella forma di un equivalente posta di patrimonio netto,
quale ad esempio una riserva di bilancio, di almeno 576.749.400.000 franchi svizzeri. Chiedo
pertanto che il bilancio sia rettificato tenendo conto del mio ritrovamento e anche tenendo in
opportuna considerazione il versamento annuale dovuto al Governo svizzero ed ai Cantoni secondo
quanto disposto dalla convenzione. Questo perché la “Riserva per future ripartizioni prima della
destinazione dell’utile” non può essere arbitrariamente ridotta dalla BNS accollandole delle perdite
che si rivelano fittizie una volta tenuto conto della creazione di denaro. Solo così si potrà adempiere
al mandato della Costituzione svizzera (7) che richiede una politica monetaria nell’interesse
generale del Paese. Vi ringrazio per l’attenzione ricevuta anche da parte delle autorità presenti.
Pagina 1 di 3
Note:
(N.B. nelle fonti allegate i passaggi presi in considerazione sono sottolineati .)
1) Secondo il Codice civile svizzero, chi riconsegna un oggetto trovato “ha diritto al rimborso di
tutte le spese e ad un’equa mercede”, ovvero di norma il 10% del valore dell’oggetto.
Vedi l’art.720 del Codice civile svizzero (avviso di ritrovamento, rimborso spese ed equa
mercede):
https://www.admin.ch/opc/it/classified-compilation/19070042/index.html#a720
2) Interpellanza 15.3391 “Utili derivanti dalla creazione di moneta presso la BNS o nelle banche”
https://www.parlament.ch/it/ratsbetrieb/suche-curia-vista/geschaeft?AffairId=20153391
3) Nell’Occasional Paper della BCE n. 169 del 5 aprile 2016
( https://www.ecb.europa.eu/pub/pdf/scpops/ecbop169.en.pdf ) , intitolato “Profit distribution and
loss coverage rule for central banks”, si legge:
– a pagina 14, nota 7:
“Central banks are protected from insolvency due to their ability to create money…” – (Le banche
centrali sono protette dall’insolvenza a causa della loro abilità di creare moneta)
– e a pagina 20:
“No single accounting framework is consistently applied by the majority of central banks.
However, there are four main frameworks or types: the Eurosystem framework, International
Financial Reporting Standards (IFRS), local (national) Generally Accepted Accounting Principles
(GAAP) and central bank specific (own) rules. A central bank can also apply “IFRS with
exceptions” (17), or national GAAP with exceptions.”
– e, nella nota 17 della stessa pagina:
“Strictly speaking, since IFRS does not allow for exceptions or for industry-specific rules, such
an arrangement is not IFRS-conformant.” (e quindi anche non-conforme alle GAAP nazionali .)
4) Nel 108° Rapporto di gestione Banca nazionale svizzera 2015
(https://www.snb.ch/it/mmr/reference/annrep_2015_komplett/source/annrep_2015_komplett.it.pdf)
– a pagina 158 si legge:
“Salvo disposizioni derogatorie, i principi contabili sono definiti con riferimento alle direttive Swiss
GAAP FER. Si è derogato da queste ultime unicamente in caso di contraddizione con la LBN o se
necessario per tenere conto delle caratteristiche specifiche della Banca nazionale. In deroga alle
norme Swiss GAAP FER, non è stato stilato un conto dei flussi di tesoreria.
Modifiche rispetto all’anno precedente
All’infuori della rinuncia alla redazione di un conto dei flussi di tesoreria, non sono intervenute
altre modifiche dei principi di redazione del bilancio e dei criteri di valutazione rispetto all’anno
precedente.
Conto dei flussi di tesoreria
Conformemente all’art. 29 LBN, la Banca nazionale non è tenuta a presentare un conto dei
flussi di tesoreria.”
– e a pag.193 nell’opinione del revisore KPMG SA (Philipp Rickert e Pietro Di Fluri):
“A nostro giudizio il consuntivo annuale per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2015 è conforme alla
legge svizzera e presenta un quadro fedele della situazione patrimoniale, finanziaria e
reddituale…”
– e poi sotto:
“Confermiamo inoltre che la proposta d’impiego dell’utile iscritto a bilancio è conforme alle
disposizioni della Legge sulla Banca nazionale e raccomandiamo di approvare il presente
consuntivo annuale.”.

5) Nella Legge federale sulla Banca nazionale svizzera
( https://www.admin.ch/opc/it/classified-compilation/20021117/index.html ), si legge:
Sezione 2: Determinazione e distribuzione dell’utile
Art. 29 1 Consuntivo annuale
Il consuntivo annuale della Banca nazionale, comprensivo del conto economico, del bilancio e
dell’allegato, è allestito in linea di massima conformemente alle disposizioni sulla contabilità
commerciale e la presentazione dei conti del titolo trentesimosecondo del CO2. Sempre che la
natura particolare della Banca nazionale lo esiga, si può prescindere dalle prescrizioni del CO.
La Banca nazionale non deve segnatamente presentare un conto dei flussi di tesoreria.
6) Nella pagina internet della BNS intitolata Domande e risposte sulla Banca nazionale come
impresa ( https://www.snb.ch/it/iabout/snb/id/qas_unternehmen_1#t10 ) consultata il 20 aprile 2016,
si legge:
– In che modo è tenuto conto della “natura particolare della Banca nazionale”
nell’informativa finanziaria?
– L’informativa finanziaria della Banca nazionale non è paragonabile a quella di una società
anonima di diritto privato. Lo scopo sociale della Banca nazionale non è quello di realizzare profitti
da distribuire agli azionisti, bensì di assolvere il mandato conferitole dalla Costituzione. Inoltre,
la destinazione dell’utile è stabilita dalla LBN. Di conseguenza, anche gli obblighi di informativa
della Banca nazionale sono differenti. Essa riferisce al Parlamento e al pubblico sull’adempimento
del suo mandato (Rendiconto), mentre fornisce informazioni sugli andamenti organizzativi e
aziendali, nonché sui risultati di gestione, nella Relazione finanziaria, contenente il Rapporto
annuale e il Consuntivo annuale. Quest’ultimo deve essere approvato dal Consiglio federale prima si
essere presentato per la ratifica all’Assemblea generale degli azionisti.
7) Nella Costituzione svizzera ( https://www.admin.ch/opc/it/classifiedcompilation/
19995395/index.html ) l’art.99 recita:
Art. 99 Politica monetaria
1 Il settore monetario compete alla Confederazione; essa soltanto ha il diritto di battere
moneta e di emettere banconote.
2 La Banca nazionale svizzera, in quanto banca centrale indipendente, conduce una politica
monetaria nell’interesse generale del Paese; è amministrata con la collaborazione e sotto la
vigilanza della Confederazione.
3 La Banca nazionale costituisce sufficienti riserve monetarie attingendo ai suoi proventi; parte di
tali riserve è costituita in oro.
4 L’utile netto della Banca nazionale spetta per almeno due terzi ai Cantoni.


600 milliards trouvés à Berne, dans la fausse comptabilité de la BNS !

marco saba 
ATTN. Comandante Stefan Blättler – Notifica
ex art.720 CCS (RS210)
marco saba 28 aprile 2016
08:34
A: beschwerdestelle@police.be.ch, Riccardo Piconcelli
, Marco Della Luna
, Nadia La Banca


ATTN. Comandante Stefan Blättler – Notifica ex art.720 CCS
(RS210)
Police cantonale bernoise
Commandement
Waisenhausplatz 32
Case postale
3001 Berne
Tél. +41 31 634 41 11
Fax +41 31 331 30 33
beschwerdestelle@police.be.ch
Notifica ex art. 720 comma 2 e articoli seguenti del Codice Civile
svizzero al 1° gennaio 2016 (RS 210) http://www.lexfind.ch/dtah/
131797/4/
Berna, 28 aprile 2016
Gmail – ATTN. Comandante St… https://mail.google.com/mail/u/…
1 of 2 28/04/2016 09:29
Egregio Comandante Blättler ,
il sottoscritto Marco Saba nato a Firenze il giorno 8 maggio 1961
e con recapito in Italia presso La Banca, via 9 Gennaio 1950,
n.106, 41122 Modena, cell. +39 331 334 1239, Passaporto
italiano n. YA1089652, notifica il ritrovamento dfi 600 miliardi di
franchi svizzeri avvenuto tramite una revisione contabile
indipendente effettuata sul bilancio 2015 della Banca nazionale
svizzera di cui è azionista.
La riconsegna del denaro – e qundi della equa ricompensa –
potrà avvenire dopo che la direzione generale della BNS avrà
rettificato il bilancio indicando la somma della moneta rinvenuta
che, essendo stata creata dalla banca, dovrà essere
contabilizzata nelle poste attive dei flussi di cassa prima di poter
essere impiegata, e quindi poi nel bilancio stesso. Questa
notifica precede la comunicazione alla banca che vi verrà poi
inviata in copia. A disposizione per ulteriori chiarimenti e
ringraziando per l’attenzione,
in fede,
Marco Saba
Gmail – ATTN. Comandante St… https://mail.google.com/mail/u/…

Favola che fa comprendere il mistero del denaro
English  français  español  português  Deutsch  po polsku 
di Louis Even

1. Salvati dal naufragio

Un’esplosione ha distrutto la loro nave. Ognuno si aggrappava ai primi pezzi flottanti che gli capitano sotto le mani. Cinque sono riusciti a trovarsi riuniti sullo stesso relitto che le onde spinge a loro volontà. Degli altri compagni del naufragio alcuna notizia.

Da ore, lunghe ore, scrutano l’orizonte: qualche nave in viaggio li vedrà? La loro zattera di fortuna approderà su qualche riva ospitale?

Ad un tratto, un grido si sente: Terra! Terra laggiù! Guardate! Proprio nella direzione che le onde ci spingono!

Ed a misura che si disegna, in effetto, la linea d’una riva, i visi si rallegrano.

Essi sono cinque: Francesco, il grande e forte carpentiere, che per prima ha gridato: Terra!

Paolo, coltivatore, è quello che voi vedete avanti a sinistra, inginocchiato, una mano a terra e con l’altra si tiene aggrappato al palo del relitto.

Giacomo, specialista per l’allevamento di animali; è l’uomo con i pantaloni a righe, il quale, inginocchiato guarda verso la direzione indicata.

Enrico, dottore in agraria, un pò grassotto, seduto su una valigia salvata dal naufragio.

Tommaso, ingegnere mineralogista, è il pezzo d’uomo in piede, indietro, con la mano sulla spalla del carpentiere.

2. Un’isola provvidenziale

Rimettere i piedi su una terra ferma, per i nostri uomini è un ritorno alla vita.

Una volta asciugati e riscaldati, il loro primo pensiero è di fare conoscenza con questa isola dove sono stati spinti lontani dalla civilizzazione. Questa isola la battezzano col nome: L’Isola dei Naufraghi.

Un rapido giro sull’isola colma le loro speranze. L’isola non è un deserto arido. Essi sono bene i soli uomini ad abitarla attualmente. Ma altri hanno dovuto. viverci prima di loro dal fatto che hanno incontrato quà e là sull’isola greggi semi selvaggi. Giacomo, l’allevatore, afferma che potrà migliorarli e trarne un buon rendimento.

In quando al suolo dell’Isola, Paolo lo trova in gran parte assai propizio alla cultura.

Enrico ha scoperto alberi fruttiferi e spera poter ottenerne grande profitto.

Francesco vi ha notato sopratutto le belle distese forestali, ricche in legno di ogni specie: sarà molto facile abbattere alberi e costruire ricoveri per la piccola colonia.

In quanto a Tommaso, l’ingegnere, ciò che lo ha interressato è la parte la più rocciosa dell’Isola. Egli vi ha notato molti segni indicando un sottosuolo molto ricco di minerali. Nonostante la macanza di attrezzi perfezionati, Tommaso crede avere abbastanza iniziativa e scaltrezza per trasformare il minerale in metalli utili.

Ognuno potrà dunque occuparsi alle sue opere favorite per il bene di tutti. Tutti sono unanimi a lodare la Provvidenza per lo scioglimento relativamente felice d’una grande tragedia.

3. Le vere ricchezze

Ecco i nostri uomini al lavoro.

Le case ed i mobili sono costruiti dal falegname. Nei primi tempi, ci siamo accontentati di alimenti primitivi. Ma ben presto i campi coltivati danno buone raccolte.

Stagioni dopo stagioni, il patrimonio dell’Isola si arricchisce. Egli si arricchisce non d’oro o di denaro stampato, ma di vere ricchezze: cose che nutriscono, che abbigliano, che ricoverano, che rispondono ai veri bisogni.

La vita non è sempre facile come la deciderebbero. Ad essi mancano tante cose alle quali erano abituati nella civiltà. Ma la loro sorte potrebbe essere molto più triste.

D’altronde, essi hanno già conosciuto tempi di crise in Canadà. Essi ricordono le privazioni a cui sono stati sottoposti, mentre che i magazzini erano pieni a. dieci passi dalla loro porta di casa. Almeno, sull’Isola dei Naufraghi, nessuno li condanna a vedere marcire, sotto i loro occhi, cose di cui hanno bisogno. Poi le tasse sono sconosciute. Non c’è da temere i sequestri.

Se il lavoro è duro tavolta, almeno si ha il diritto di godere i frutti del lavoro.

Insomma. sfruttano l’Isola, benedicendo Dio, sperando un giorno di poter ritrovare parenti ed amici, con due grandi beni conservati: la vita e la salute.

4. Il maggiore inconveniente

Il nostri uomini si riuniscono spesso per discutere dei loro affari.

Nel sistema economico molto semplice che essi praticano, una cosa le ritorna in mente sempre più: essi non hanno alcuna specie di moneta. Lo scambio, il cambio diretto di prodotti con prodotti, ha molti inconvenienti. I prodotti a scambiarsi, non sono sempre l’uno contro l’altro nello stesso tempo. Cosi avviene che la legna consegnata al coltivatore durante l’inverno, potrà essere rimborsata in legumi soltanto fra sei mesi.

Molte volte viene consegnato di un colpo un grosso articolo, da uno degli uomimi, ed in cambio, vorrebbe differenti piccoli articoli, prodotti da parecchi altri uomini, ed a epoche differente.

Tutto questo complica gli affari. Se vi fosse denaro in circolazione, ognuno potrebbe vendere i suoi prodotti agli altri in cambio di denaro. Con la moneta ricevuta. potrebbe comprare dagli altri le cose che desidera, quando le desidera e quando vi sono.

Tutti sono d’accordo a riconoscere la comodità di possedere un sistema di denaro. Ma nessuno di loro sa come stabilirne uno. Hanno imparato a produrre la vera ricchezza, le cose. Ma non sanno fare i segni, il denaro.

Essi ignorano come il denaro comincia e come farlo incominciare quando non ce n’è e che si decide insieme di averlo… Senza dubbio molti uomini istruiti sarebbero altrettanto nell’imbarazzo; tutti i nostri governanti lo sono stato durante dieci anni prima della guerra. Solo il denaro mancava al paese ed il governo restava paralizzato difronte a questo problema.

5. Arrivo d’un rifugiato

Una sera che i nostri uomini, seduti sulla spiaggia, parlano per la centesima volta di questo problema, tutto di un colpo vedono avvicinarsi una barca guidata da un solo uomo.

S’affrettano ad aiutare il nuovo naufrago. Gli offrono le prime cure e discorrono. Apprendono che è un Europeo, il solo sopravvivente di un naufragio. Il suo nome: Martin, Golden.

Felice di avere un altro compagno, i cinque uomini lo accolgono con calore e gli fanno visitare la colonia.

— “Malgrado che siamo perduti lontano dal resto del mondo, gli dicono, non siamo proprio da compiangere. La terra rende molto bene ed anche la foresta. Una sola cosa ci manca: non abbiamo denaro per facilitare lo scambio dei nostri prodotti.”

— “Benedite l’azzardo che mi ha portato qui! risponde Martin. Il denaro non ha misteri per me. Io, sono un banchiere ed in poco tempo posso installarvi un sistema monetario che vi darà soddisfazione.”

Un banchiere!… Un banchiere!… Un angelo venuto direttamente dal cielo non avrebbe inspirato più di reverenza. In paesi civilizzati non siamo noi abituati ad inclinarsi davanti ai banchieri che controllano le pulsazioni della finanza?

6. Il dio della civiltà

— “Signor Martin, poiché siete banchiere, voi non lavorerete sull’Isola. Vi occupererete solamente dello nostro denaro.”

— “Io me ne disobbligherò colla soddisfazione, come ogni banchieri, di stimulare la prosperità comune.”

— “Signor Martin, vi costruiremo una dimora degna di voi. Nel fra tempo, vi possiamo installare nell’edificio che serve alle nostre riunioni pubbliche?”

— “Molto bene, amici miei. Ma incominciamo a sbarcare tutto ciò che sono riuscito a salvare dal naufragio: una piccola pressa, della carta e soprattutto un piccolo barile che tratterete con molto cura.”

Si sbarca tutto. Il piccolo barile intriga la curiosità della nostra brava gente.

— “Questo barile, dichiara Martin, è un tesoro senza pari. È pieno d’oro!”

Pieno d’oro! Cinque anime mancarono di sprigionarsi da cinque corpi. Il dio della civiltà entrato nell’Isola dei Naufraghi. Il dio gallo, sempre nascoto, ma potente, terribile, di cui la presenza o l’assenza o i minimi capricci possono decidere della vita di 100 nazioni!

— “Dell’oro! Signor Martin, vero grande banchiere! Ricevete i nostri omaggi ed i nostri giuramenti di fedeltà.”

—- “Dell’oro per tutto un continente, miei amici. Ma non è l’oro che deve circolare. Bisogna nascondere l’oro: l’oro è l’anima di tutto denaro sano. L’anima deve restare invisibile. Io vi spiegherò tutto cià quando vi darò il denaro.”

7. Un seppellimento senza testimone

Prima di separarsi per la notte, Martin gli rivolge un’ultima domanda:

“Per incominciare, di quanto denaro avreste bisogno sull’Isola, per facilitare i vostri scambi?”

Si guardano. Consultano umilmente lo stesso Martin. Colle suggestioni del benevolo banchiere si conviene che $200 per ognuno paiono abbastanza per incominciare. Appuntamento fissato per domani sera.

Gli uomini si ritirano, scambiano tra di loro, riflessioni commosse, vanno a dormire tardi, s’addormentano bene soltanto verso il mattino, dopo avere a lungho sognato d’oro cogli occhi aperti.

Martin, lui, non perde tempo. Dimentica la sua stanchezza per non pensare che al suo avvenire di banchiere. Allo spuntare del giorno scava un fosso e rotola il barile dentro, lo copre di terra, lo dissimula con dei ciuffi d’erba accuratamente posti, vi trapianta un piccolo arbusto per nascondere ogni traccia.

Poi egli mette in moto la sua piccola pressa, per stampare mille biglietti da un dollaro. Vedendo i biglietti uscire della pressa, tutti nuovi, sogna in se stesso:

— “Come sono facili a fare questi biglietti! Essi tirano il loro valore dai prodotti che serviranno a comprare. Senza prodotti, i biglietti non valerebbero nulla. I miei cinque ingenui clienti non pensano a ciò. Essi credono che è l’oro che garantisce i dollari. Io li tengo per la loro ignoranza!”

La sera arrivata, i cinque arrivano correndo presso Martin.

8. A chi il denaro fatto di fresco?

Cinque mucchietti di biglietti erano là, sulla tavola.

— “Prima di distribuirvi questo denaro, disse il banchiere, bisogna intendersi.”

“Il denaro è basato sull’oro. L’oro, collocato nella volta della mia banca, è mio. Dunque il denaro è mio … Oh! Non siate tristi. Io vi prestero questo denaro e voi l’userete a vostro piacere. In attesa, io non vi carico che gli interessi. Visto che il denaro è raro sull’Isola, essendo che non ce n’è affatto, io credo di essere ragionevole, domandandovi solo un piccolo interesse dell’otto per cento.”

— “In effecto, Signor Martin, voi siete molto generoso.”

— “Un’ultimo punto, miei amici. Gli affari sono gli affari, anche tra grandi amici. Prima di toccare il suo denaro, ognuno di voi, firmerà questo documento: c’è l’impegno per ognuno di voi di rimborsare capitale ed interessi, su pena di confiscazione, da me, delle loro proprietà. Oh! Una semplice garanzia. Io non tengo per nulla ad avere mai le vostre proprietà, io mi contento del denaro. Io sono sicuro che voi conserverete i vostri beni e che mi restituerete il denaro.”

— “È pieno di buon senso, Signor Martin. Noi raddoppieremo d’ardore al lavoro e vi rimborseremo tutto.”

— “Va bene. E rivenite a vedermi ogni qual volta che avete dei problemi. Il banchiere è il migliore amico di tutti… Adesso, ecco ad ognuno i suoi 200 dollari.”

Ed i nostri cinque uomini se ne vanno contenti, la testa e le mani piene di dollari.

9. Un problema d’aritmetica

Il denaro di Martin ha circolato nell’Isola. Gli scambi si sono moltiplicati, semplificandosi. Tutti si rallegrano e salutano Martin con rispetto e gratitudine.

Frattanto, Tommaso, l’ingegnere, è inquieto. I suoi prodotti sono ancora sotto la terra. Non ha più in tasca che qualche dollaro. Come potrà rimborsare alla prossima scadenza il banchiere?

Dopo aver ragionato a lungo sul suo problema individuale, Tommaso considera questo socialmente:

“Considerando la popolazione dell’Isola tutta intera, pensa, siamo noi in grado di mantenere i nostri impegni ? Martin ha fatto una somma totale di $1,000. Egli domanda una somma di $1,080. Persino prenderemmo insieme tutto il denaro dell’Isola per portarglielo, ciò farebbe $1,000 e non $1,080. Nessuno ha-fatto gli $80 in piò. Noi facciamo prodotti, non dollari. Martin potrà dunque sequestrare tutta l’Isola, poiché noi tutti insieme, non possiamo restituire capitale ed interessi.

“Quelli che sono capace rimborsano per loro stessi, senza preoccuparsi degli altri, molti caderanno subito, altri sopravviveranno. Ma, il turno degli altri verrà ed il banchiere prenderà tutto. Dunque meglio vale mettersi insieme immediatamente e regolare quest’affare socialmente.”

Tommaso non ha difficoltà a convincere gli altri che Martin li ha imbrogliati. Tutti si danno appuntamento presso dal banchiere.

seque alla pagina 2

Traduction »